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Colaninno, pronti 8 mld per acquisto quota Fiat - stampa

MILANO, 30 settembre (Reuters) - Roberto Colaninno sarebbe disposto a entrare in Fiat holding con un miliardo di euro a titolo personale, ma pensa a un intervento di 8 miliardi di euro di varia provenienza, in parte anche dal mercato. In questo conto vanno messi anche le cessioni di Toro e di Fiat Avio (e, forse, quelle di Comau e di Magneti Marelli).

E' quanto scrive il giornalista Giuseppe Turani nella lettera finanziaria pubblica sul sito kataweb.

Un portavoce di Colannino non commenta l'indiscrezione.

Secondo la lettera finanziaria i punti principali del piano Colaninno per venire incontro alla crisi del Lingotto dovrebbero prevedere che gli Agnelli rimangono azionisti e liberi di decidere tutto quello che vogliono nei "piani alti" delle loro finanziare, cioè Ifi e Ifil.

L'intervento (eventuale) di Colaninno non riguarda infatti queste società , scrive Turani. Gli 8 miliardi di euro che l'ex ad Telecom sarebbe disposto a investire verranno tutti quanti destinati al risanamento e alla crescita di Fiat Auto. Secondo il piano sono previste, dopo quelle appena indicate, altre cessioni.

Colaninno, scrive Lettera finanziaria, ha in mente di liberare subito General Motors dal problema del put. La Fiat, se Colaninno dovesse entrare, tratterà immediatamente con General Motors la rinuncia da parte di Torino del put che prevede la possibilità di vendere l'80% del settore auto agli americani nel 2004. In cambio, si pensa, di un aiuto per la crisi Fiat.

Colaninno, infine, diventerebbe di fatto l'azionista di riferimento. La quota degli Agnelli, infatti, scenderebbe a causa dell'aumento di capitale attraverso cui gli 8 miliardi di euro entreranno nella società . Colaninno, comunque, pensa a un sindacato di controllo, stipulato fra i nuovi azionisti e gli Agnelli. "Le banche", dice Turani, "come si è detto in altre occasioni, sono dalla parte di Colaninno".

"Oggi, in effetti, questa è l'unica strada che hanno davanti a sé per uscire dignitosamente dalla crisi Fiat. Favorevole sarebbe anche la famiglia Agnelli", aggiunge Turani.

Oggi sul mercato die blocchi in Borsa è passato il 2,1% di Fiat ordinaria. Su questo passaggio Colanino ha invece smentito qualisiasi coinvolgimento.