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Italenergia,incontro tecnico,verso closing accordi

MILANO, 27 agosto (Reuters) - Lungo incontro di natura tecnica oggi a Torino fra i sei soci di Italenergia, la holding che si è fusa con Edison . I rappresentanti di Fiat , Edf, Tassara, IntesaBci , Sanpaolo e Capitalia si sono riuniti per sciogliere alcuni nodi relativi al piano di ricapitalizzazione di Foro Bonaparte e alla firma degli accordi sul riassetto dell'azionariato di Italenergia Bis, la società che ha ereditato la partecipazione in Edison con gli stessi soci della precedente.

Fonti del Lingotto sottolineano che "la riunione è preparatoria alle prossime operazioni sul capitale". Essenzialmente l'emissione del bond cum warrant da 1,05 miliardi di euro (sottoscritto per 100 milioni dai 5 soci e per 950 milioni garantito da Edf), condizione indispensabile per dare a Italenergia/Edison il miliardo di euro sotto forma di prestito subordinato. Resta poi da chiarire come realizzare l'aumento di capitale da un miliardo di euro e la parte residua del bond da 2 mld (di cui 900 appena collocati), viste le incertezze dei mercati e l'andamento depresso del titolo in Borsa.

Condizione indespensabile per avviare questi piani è il closing degli accordi di put e call che prevedono la vendita da parte di Fiat del 14% di Italenergia Bis alle tre banche (IntesaBci , Sanpaolo e Capitalia ). Una fonte vicina alla società sostiene che la data della firma potrebbe anche slittare a fine settembre a causa di una serie di tasselli ancora da mettere insieme. "L'incontro di oggi a Torino è un altro passo verso la soluzione della trattativa in vista del closing che spero si riesca a raggiungere entro metà settembre, altrimenti slitterà a fine mese", ha detto la fonte prima di partecipare al summit.

Fiat, che ha il 38,6%, venderà il 14% di Italenergia pro quota alle tre banche azioniste per un importo di 576 milioni di euro, di cui una tranche pari al 40% al momento della firma e la parte residua entro la fine del 2003. Parte integrante degli accordi, come è noto, sono le opzioni di uscita dal capitale di Italenergia nel 2005 da parte delle banche e di Tassara, l'altro azionista di Italenergia Bis, che potrebbero portare Fiat o Edf a ottenere la maggioranza della holding.

Il restante 24,6% ancora in mano a Fiat sarà invece vincolato come pegno a fronte di un finanziamento di 1,15 miliardi di euro da un consorzio di banche guidato da Citigroup.

Tuttavia, dopo il via libera Consob, la strada dovrebbe essere abbastanza spianata per i soci di Italenergia. Alla viglia di Ferragosto la Commissione di via Isonzo ha confermato il congelamento al 2% dei diritti di voto di Edf e la non obbligatorietà dell'opa su Edison da parte delle tre banche che rileveranno il 14% da Fiat.

-- Giancarlo Navach